La dodicesima notte

La dodicesima notte L'ironia

L’aspetto di Cesario

Quando Orsino incontra per la prima volta Cesario, si lancia in un’elaborata descrizione del suo volto, soffermandosi sui suoi lineamenti piuttosto femminili. Questo è uno dei primi esempi di ironia drammatica all’interno dell’opera, poiché il pubblico è ben consapevole che Cesario è in realtà Viola e che il fascino che Orsino prova per Cesario è in realtà un’attrazione sessuale.

L’amore di Olivia

Nonostante abbia rinunciato agli uomini per sette anni per piangere la morte del fratello, Olivia si innamora quasi subito di Cesario. In un altro momento di ironia drammatica, il pubblico sa che anche Olivia è attratta dall’aspetto e dal comportamento androgino di Cesario, come Orsino, e che in realtà ha mantenuto il suo voto di non voler frequentare un uomo perché in realtà vuole frequentare una donna.

L’ascesa sociale di Malvolio

Quando Malvolio riceve una lettera di Olivia (contraffatta da Maria) che esprime il suo affetto per lui, la vede subito come un’opportunità per risalire la scala sociale e migliorare la sua posizione. Non è tanto preoccupato di Olivia in sé quanto del lusso e del potere che gli procurerà averla come moglie. Naturalmente il pubblico sa che la lettera fa semplicemente parte del piano di Maria per umiliare Malvolio, che alla fine dell’opera subisce un destino crudele.

L’arrivo di Sebastian

Sebbene assente e dato per morto per gran parte dell’opera, Sebastian, il fratello gemello di Viola, arriva in Illiria e viene immediatamente scambiato per Cesario. Solo quando lui e Cesario si trovano nella stessa stanza, la verità viene rivelata. Fino a quel momento, tuttavia, il pubblico assiste all’avvicinamento dei personaggi che prima avevano interagito con Cesario a Sebastian, il quale, nuovo della città, non ha idea di cosa stia succedendo.