Sogno di una notte di mezza estate

Sogno di una notte di mezza estate I temi

Il trionfo dell'amore

Uno dei temi centrali di Sogno di una notte di mezza estate è il persistente e trionfante potere dell'amore. Le commedie del teatro della prima epoca moderna tendono a concludersi tutte con un matrimonio e quest'opera non fa' eccezione. Tuttavia, oltre a presentare i tratti tipici del genere teatrale della commedia, Sogno di una notte di mezza estate è la vetrina per eccellenza che dimostra come l'amore persista nonostante le numerose sfide, gli ostacoli e le avversità. Nonostante l'intreccio aggrovigliato della trama, le coppie di amanti presentate all'inizio dell'opera (Ermia con Lisandro ed Elena con Demetrio) si sposano nel finale. Quindi, questa commedia esplora (con gioia spensierata e fantasiosa) le fatiche che gli amanti devono fronteggiare al fine di tentare di percorrere la propria strada di ritorno uno verso l'altra.

Il controllo patriarcale

L'inizio dell'opera è segnato da una divisione di genere tra i desideri delle giovani donne e il potere degli uomini più anziani. Nello specifico, Ermia desidera sposare Lisandro invece di Demetrio, nonostante quest'ultimo sia il corteggiatore che il padre Egeo aveva scelto per lei. Egeo chiede infatti a Teseo il diritto di punire la figlia con la morte per aver rinnegato i suoi desideri, cosa che i due giovani amanti evitano decidendo di fuggire nel bosco. Tuttavia, questo conflitto iniziale drammatizza la maturazione di Ermia da ragazza a giovane donna e quindi il suo mutamento da mite e subordinata a persona autonoma che sfida il controllo patriarcale.

Genere e potere

Legato al conflitto tra Ermia e suo padre, l'intento più ampio dell'opera è di ritrarre le dinamiche di potere tra uomini e donne. Uno dei modi in cui viene realizzata questa tematica è attraverso i personaggi di Oberon e Titania, rispettivamente il Re e la Regina delle Fate, che si contendono il potere durante tutta l'opera. I due giocano spesso alla pari e cercano perennemente una giocosa vendetta l'uno sull'altra. Questo senso di uguaglianza che si percepisce tra le due figure suggerisce che nel mondo incantato in cui è la magia a determinare le capacità di ciascuno, il potere associato al genere diventa per lo più irrilevante.

Sogni e immaginazione

A causa del pervadere dell'aspetto del soprannaturale nella commedia, molti personaggi sono spesso indotti a credere che stiano semplicemente sognando gli eventi bizzarri che vivono. Alla fine dello spettacolo, Puck invita il pubblico stesso a considerare solo un sogno ciò a cui hanno assistito se, per qualche motivo, non l'avessero apprezzato. Quest'enfasi sui sogni è significativa perché consente alle vicende soprannaturali della trama di esistere nell'opera senza alcuna ragione o significato profondo. Al contrario, sia i personaggi sia i membri del pubblico vengono man mano trascinati in uno stato "onirico" in cui possono sperimentare il mondo a loro familiare in un modo non familiare.

La performance

Come molte delle opere di Shakespeare, anche Sogno di una notte di mezza estate presenta una serie di elementi meta-teatrali. Il più evidente di questi è la performance pasticciata di Piramo e Tisbi, in cui dilagano errori e inettitudine. Gli artigiani che mettono in scena lo spettacolo credono che il pubblico non sarà in grado di distinguere la finzione dalla realtà, una convinzione che coinvolge sia appunto la trama stessa di Sogno di una notte di mezza estate sia, più generalmente, il pubblico solito a recarsi a teatro all'inizio del periodo moderno. Attraverso la performance fallita di Piramo e Tisbi, Shakespeare evidenzia la differenza tra performance "cattiva" e "buona", mettendo in mostra intrinsecamente la propria abilità di drammaturgo.

Il magico e il soprannaturale

La magia è un elemento cruciale in Sogno di una notte di mezza estate e aiuta a indirizzare la trama in diversi modi. Nel momento in cui Titania e Oberon intervengono nelle vite di Ermia, Elena, Lisandro e Demetrio, l'opera assume una dimensione fantastica che allontana gli amanti dalla realtà che vivono ad Atene. In questo modo, la razionalità e le spiegazioni logiche scompaiono e i personaggi sono invitati a riscoprire un senso di stabilità in un mondo in gran parte sconosciuto e irrazionale.

La natura

Un recente studio su Sogno di una notte di mezza estate ha iniziato a inquadrare quest'opera teatrale all'interno del discorso dell'ecocritica, o degli studi letterari legati all'ambiente. Questa svolta si è probabilmente verificata perché lo sfondo principale dello spettacolo sono le foreste che circondano Atene. Pertanto i personaggi si rifugiano (letteralmente, poiché Ermia affronterebbe la morte se rimanesse ad Atene) nei boschi fuori città, dove incontrano poteri soprannaturali e vengono catapultati in una serie fantastica di strani eventi. Intrigante per il pubblico, molti studiosi sostengono che la rappresentazione della natura di Shakespeare è straordinariamente sfumata, poiché mostra la natura sia come una tregua per gli esseri umani che cercano di eludere il dominio della vita urbana, sia come un potere temibile e misterioso a tutti gli effetti.