Il Grande Gatsby

Il Grande Gatsby Riassunto e analisi di - Capitolo 5

Riassunto

Una notte Gatsby abborda Nick e, con fare nervoso, gli chiede se vuole fare una nuotata nella sua piscina. Visto che Nick non è d’accordo allora gli propone una gita a Coney Island. Inizialmente sorpreso dalla sua sollecitudine, Nick si accorge che Gatsby sta aspettando con ansia che lui gli organizzi l’incontro con Daisy. Nick si comporta allora di conseguenza. Gatsby, pazzo di gioia, gli risponde offrendogli un lavoro, “qualcosa di confidenziale”, e lo rassicura che non dovrà lavorare con Meyer Wolfsheim. Nick è alquanto offeso che Gatsby voglia ricompensarlo per il suo aiuto e declina la sua offerta.

Il giorno in cui Gatsby e Daisy si incontrano sta piovendo e lui diventa estremamente apprensivo. L’incontro ha luogo a casa di Nick e, all’inizio, la loro conversazione è innaturale e impacciata. Sono tutti inspiegabilmente imbarazzati e quando Gatsby fa maldestramente cadere un orologio, Nick gli dice che si sta comportando come un ragazzino. Nick lascia la coppia da sola per alcuni minuti; quando ritorna sembrano terribilmente felici come se si fossero appena abbracciati. Sulle guance di Daisy ci sono delle lacrime di felicità.

Si fanno strada verso la villa di Gatsby e lui li guida facendogli fare un tour preparato con attenzione. Gatsby mostra a Daisy dei ritagli di giornale sui suoi traguardi. Lei si sente travolta da questi, dall’opulenza e da tutto quello che possiede. Quando le mostra la sua vasta collezione di camicie importate, lei inizia a piangere dalla gioia. Nick si chiede se Gatsby sia deluso da Daisy; sembra che lui la immagini come una divinità e, sebbene Daisy sia attraente, non può essere all’altezza di un maestoso ideale.

Gatsby dice a Ewing Klipspringer, un uomo misterioso che pare viva nella sua villa, di suonare il piano. Suona “Ain’t We Got Fun” (una canzone popolare a quei tempi) per lui e Daisy:

“In the morning, in the evening

Ain't we got fun!

Got no money, but oh, honey

Ain't we got fun!”

Mentre Klipspringer suona, Gatsby e Daisy si avvicinano sempre più. Nick, resosi conto che la sua presenza è diventata superflua, se ne va in silenzio.

Analisi

Lo scambio di battute tra Nick e Gatsby che apre il capitolo evidenzia l’incertezza che è alla base della loro relazione. L’amicizia di Gatsby con Nick è un mero espediente? Lo sta solamente usando per avvicinarsi a Daisy o gli è veramente affezionato?

Non è facile rispondere: se appare chiaro che Gatsby è affezionato a Nick, è vero anche che lui usa i soldi e il potere come leva nelle sue relazioni personali. Gatsby, non convinto di vantare una solida posizione nell’alta società, non riesce a credere che gli altri potrebbero diventare amici suoi se non fosse ricco, non avesse la sua villa, e non facesse milioni di dollari all’anno. Fitzgerald sembra voler affermare questa insicurezza, dato che Gatsby fu abbandonato da Daisy perché era povero, e anche dopo il suo successo viene messo in disparte dagli abitanti dell’East Egg. Nel romanzo,Nick è l’unico a non stringere amicizie sulla base della classe sociale di appartenenza.

Il disgustoso materialismo dell’East e del West Egg spiega l’attenzione ossessiva che Gatsby pone nel suo incontro con Daisy. Il pomeriggio è lasciato allo sfoggio della sua ricchezza: mostra a Daisy la sua vasta collezione di antichità inglesi e le fa vedere il suo guardaroba. Gatsby stesso è vestito in oro e argento. La sua villa in stile gotico è descritta come fosse il maniero di un signorotto. Quasi tutto in casa è stato importato dall’Inghilterra (la scena in cui Gatsby mostra a Daisy la sua collezione di camicie inglesi è una delle più famose nella letteratura americana). Fitzgerald lascia intendere che Gatsby stia tentando di vivere la vita di un aristocratico europeo nel Nuovo Mondo. Questo, suggerisce Fitzgerald, è un anacronismo errato: nell’abbandonare l’aristocrazia, l’America si era impegnata nel progresso e nell’uguaglianza. Tornare a una così rigida divisione in classi sarebbe retrogrado e barbaro. Questa visione è rafforzata dal fatto che il principale sostenitore di queste idee è Tom Buchanan, che è chiaramente un bruto.

Questo capitolo presenta Gatsby come un uomo che non può fare a meno di vivere nel passato: desidera fortemente fermare il tempo, come se lui e Daisy non fossero mai stati separati e come se lei non lo avesse mai lasciato per sposare Tom. Durante il loro incontro, Nick gli fa notare che si sta comportando come un ragazzino. Alla presenza di Daisy, Gatsby perde il suo modo affabile e si comporta come qualunque impacciato giovane uomo innamorato. Gatsby sta regredendo, come se fosse ancora un timido giovane soldato innamorato di una agiata debuttante.

Nick descrive l’irrequieto Gatsby come se si stesse “scaricando come un orologio la cui carica fosse stata troppo forzata.” È significativo che Gatsby, nella sua apprensione a sapere se i sentimenti di Daisy per lui siano cambiati, faccia cadere l’orologio di Nick: questo indica sia il forte desiderio di fermare il tempo sia la sua incapacità di farlo.

Anche Daisy smette di recitare la parte della sofisticata “stanca di questo mondo” durante l’incontro con Gatsby. Piange quando lui le mostra la sua collezione di camicie inglesi e sembra davvero felicissima del suo successo. In breve, Gatsby la trasforma, la rende quasi umana. Daisy è molto compassionevole in questo capitolo più di quanto lo sia in altre parti del romanzo.

La canzone “Ain't We Got Fun” è significativa per una serie di ragioni. I versi iniziali (“In the morning/ In the evening/ Ain't we got fun”) implicano una spontaneità spensierata che si pone in forte contrasto con la qualità rigorosamente controllata dell’incontro dei due innamorati. Questo contrasto è enfatizzato dalle parole del verso successivo, che dice: “Got no money/ But oh, honey / Ain't we got fun!”. È ironico che Gatsby e Daisy si riuniscano sulle note di questa canzone, visto che lei lo rifiutò proprio perché era povero.