Il fantasma di Canterville

Il fantasma di Canterville Guida allo studio

Il fantasma di Canterville è stato pubblicato per la prima volta nel 1887 in “The Court and Society Review”, rivista britannica edita dal 1885 al 1888, corredato di illustrazioni. La prima parte dell’opera è comparsa sul giornale il 23 febbraio, mentre la seconda puntata il successivo 2 marzo. Entro il 1887, Oscar Wilde aveva raggiunto una notevole reputazione come poeta, drammaturgo, oratore e appariscente figura pubblica. Intorno al 1885, l’autore si era inoltre approcciato al mondo dei periodici e delle riviste, inizialmente scrivendo recensioni e articoli. Il passaggio a entrate più stabili è stato importante perché Wilde aveva in quel momento una moglie e due figli giovani da mantenere. Il fantasma di Canterville è stata la prima tra le opere brevi in prosa dell’autore a essere pubblicata, sebbene sia stata rapidamente seguita da altri racconti e storie. Nel 1888 è stato dato alle stampe Il Principe felice e altre storie, la sua prima antologia di racconti brevi. Il fantasma di Canterville non era incluso in quest’ultima, bensì era apparso nella raccolta del 1891 Lord Arthur Savile’s Crime and Other Stories, che Wilde ha composto dopo aver passato mesi a girare l’America in qualità di oratore e in seguito all’aver osservato la cultura americana. Il fantasma di Canterville non è solo uno dei lavori di Wilde più volte incluso in antologie, ma anche uno tra i più trasposti. Sir Simon, il fantasma del titolo, è stato rappresentato sul grande schermo, tra gli altri, da Charles Laughton, John Gielgud e Patrick Stewart. Il racconto di Wilde è stato adattato in almeno tre differenti opere teatrali in diverse lingue, oltre che in un musical teatrale, in un graphic novel, in un film bollywoodiano e trasposto in diversi adattamenti liberi. L’umorismo, la breve durata e uno stile di scrittura accessibile lo hanno inoltre reso popolare tra i lettori più giovani in qualità di opera introduttiva al genere del racconto breve. Wilde non è stato il primo a giocare con l’idea di creare una commedia di fantasmi. Esempi precedenti includono gli spettri che perseguitano Ebenezer Scrooge nel Canto di Natale di Charles Dickens e la nemesi di Ichabod Crane in La leggenda di Sleepy Hollow. Perfino lo Spirito del Natale passato e il Cavaliere senza testa sono stati capaci di stimolare grida di terrore e risate fragorose, ma nessuno era riuscito a sollecitare nei lettori più urla di risate che grida di allarme. Quindi, nel vero senso della parola, Il fantasma di Canterville è predecessore di tutte le commedie horror che l’hanno seguito, da Il cervello di Frankenstein a Ghostbusters a L’alba dei morti dementi.