Orgoglio e pregiudizio

Orgoglio e pregiudizio Domande aperte

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    In che modo Elizabeth è diversa dal resto della famiglia Bennet? Questa differenza cosa rivela del suo personaggio?

    In Orgoglio e pregiudizio, Elizabeth è uno degli unici personaggi che cambia in modo significativo nel corso della storia. La qualità che la distingue è la sua estrema sagacia, che utilizza per valutare gli altri all’inizio del romanzo e per capire i suoi difetti al termine dell’opera. La maggior parte degli altri Bennet sono bloccati nei loro attributi: Jane è un’eterna ottimista, Lydia e la signora Bennet sono frivole, il signor Bennet è sarcastico e cinico, e così via. Tuttavia, Elizabeth riflette abitualmente sugli eventi che le accadono nella vita. Impara a farsi domande quando la maggior parte degli altri si comporta come se fosse ferma su una certa visione del mondo. Elizabeth è pertanto una persona vera, che si adatta alla realtà attorno a lei e che cerca costantemente di capire meglio i suoi desideri così da poter trovare la felicità.

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    In generale, pensi che la Austen abbia un approccio conservatore o radicale nei confronti della classe sociale? Perché?

    Fondamentalmente, Orgoglio e pregiudizio adotta una linea moderata nei confronti delle differenze di classe. La Austen non assume mai un’ideologia egualitaria. Tuttavia, critica la società che enfatizza troppo il ceto rispetto alla morale individuale. Il percorso di Darcy, dall’estrema coscienza di classe alla priorità alle maniere piuttosto che al denaro, è l’esempio migliore della nota di biasimo della scrittrice. Allo stesso tempo, Elizabeth non rimane indifferente a Pemberley. La grande tenuta ha un impatto su di lei cambiando i suoi sentimenti verso Darcy, il che è uno degli esempi con cui la Austen giustifica l’attrattiva per la classe alta. In definitiva, l’autrice accetta (e addirittura apprezza) l’esistenza della gerarchia di classe, ma avverte che il pregiudizio basato sul ceto può avvelenare la società.

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    Esplora i ritratti che Jane Austen fa delle donne nel romanzo. In che modo parteggia per loro, tenendo in considerazione i problemi che affrontano, e in che modo rimane insensibile?

    L’atteggiamento di Jane Austen verso le donne è piuttosto complicato. In generale, l’autrice critica le ingiustizie di genere presenti nella società inglese del Diciannovesimo secolo, in particolare nel contesto matrimoniale. La Austen è capace di dar voce a questi pensieri attraverso i personaggi di Charlotte Lucas (che sposa Collins perché ha bisogno di sicurezze) e perfino della signora Bennet (che, sebbene sia ridicola, è l’unica che si mostra apertamente in contrasto con il vincolo che grava su Longbourn). Oltretutto, le rappresentazioni satiriche delle due giovani Bennet mettono in luce il suo sdegno per le donne frivole. La sua opinione era forse più in linea con quella del signor Bennet, di Elizabeth o addirittura della severa Mary. Se la scrittrice sembra accettare le limitazioni del suo genere, critica una società che forza le donne a enfatizzare le loro caratteristiche meno lusinghiere.

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    Elizabeth ha un atteggiamento marcatamente diverso nei confronti del matrimonio rispetto agli altri personaggi, specialmente Charlotte e la signora Bennet. In quale misura la seconda delle Bennet risulta ingiusta nella valutazione dei loro atteggiamenti e in che misura gli altri dovrebbero beneficiare della sua visione?

    Charlotte e la signora Bennet credono che il matrimonio sia una transazione commerciale in cui una donna deve fare la sua parte nell’assicurarsi un buon abbinamento. Questa valutazione pragmatica si pone in netto contrasto con la visione più romantica di Elizabeth. Tuttavia, durante questo periodo storico, almeno nelle classi sociali alte, se un uomo sceglieva di non sposarsi, rischiava solo la solitudine e il rammarico. Mentre una donna nella stessa situazione poteva perdere la sua sicurezza finanziaria. Pertanto, è intuibile il perché Charlotte e la signora Bennet credano che una donna debba tenere in considerazione l’utilizzo della manipolazione per il bene del suo futuro. Charlotte attira deliberatamente le attenzioni del signor Collins per assicurarsi una proposta. Jane, invece, non segue il consiglio della giovane Lucas e rischia di perdere l’amore di Bingley. Di contro, Lydia ricorre a un’azione drastica per forzare il suo matrimonio. Solo Elizabeth opera totalmente al di fuori delle norme della società, ma la Austen chiarisce che la sua situazione è piuttosto unica.

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    Alcuni critici applaudono l’abilità di Jane Austen di creare personaggi psicologicamente complessi e credibili, mentre altri credono che abbia tutt’al più dato vita a una serie di personaggi comici ben delineati. Quale tesi supporti?

    Sebbene la domanda implichi una presa di posizione, una tesi potrebbe essere quella che la Austen abbia creato una serie di personaggi comici e allo stesso tempo psicologicamente complessi. Come Darcy, Elizabeth Bennet ha una personalità magnetica e singolare. Loro sono probabilmente una delle coppie più amate della letteratura di tutti i tempi. All’estremo opposto, il signor Collins e Lady Catherine sono quasi intrappolati nei loro tratti esagerati della personalità che la Austen spesso usa a fini comici (e satirici). Tuttavia, l’autrice rivela una sottile comprensione della psicologia umana, anche attraverso questi personaggi apparentemente bidimensionali. Il signor Collins, per esempio, riflette una società ossessionata dalla classe e la signora Bennet incarna la disperazione delle donne nel trovare un buon matrimonio. Pertanto, la Austen ha creato una serie di personaggi unici che enfatizzano certi aspetti della psicologia umana, provvedendo anche a un lato comico.

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    La bozza originale di questo romanzo della Austen si chiamava Prime impressioni. Spiega perché questo titolo ha senso, ma esplora anche le ragioni per cui Orgoglio e pregiudizio è più adatto.

    Prime impressioni descrive il principale conflitto romantico: Elizabeth e Darcy finiranno insieme nonostante le prime impressioni l’uno dell’altra? Tuttavia, Orgoglio e pregiudizio suggerisce una lotta psicologica più profonda, maggiormente in linea con la complessità del romanzo. Se Prime impressioni implica solo una storia di percezioni corrette, Orgoglio e pregiudizio allude a una vicenda in cui i personaggi devono investigare loro stessi, affrontando gli impulsi inconsci che impediscono di raggiungere la consapevolezza di sé. Alla fine, il titolo scelto è onnicomprensivo e va al di là dei soli Elizabeth e Darcy: offre un commento ai più vasti temi del romanzo, come la classe e il ruolo delle donne.

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    Darcy è all’inizio attratto dagli “occhi scuri” di Elizabeth. Analizza questo simbolo e spiega cosa mostra di Darcy e di Elizabeth.

    Nonostante l’ovvia freddezza di Elizabeth nei confronti di Darcy, lui si ritrova sempre più attratto da lei, in particolare dai suoi bellissimi occhi scuri. Ma questi ultimi rappresentano anche la più grande debolezza di Elizabeth: l’orgoglio e il pregiudizio che offuscano la sua percezione. La giovane Bennet è orgogliosa della sua abilità nel giudicare gli altri e nel svelarne le motivazioni. Tuttavia, il pregiudizio che nutre verso Darcy la porta a essere cieca di fronte alla sua ammirazione. Durante la conversazione su Darcy a Netherfield, Elizabeth afferma che l’imperfezione del giovane è “detestare tutti”, mentre lui replica con perspicacia che la sua è “l’ostinazione nel fraintenderli”. Infatti, se Elizabeth giudica Darcy perché ha sopravvalutato la sua prima impressione di lei, la giovane Bennet manifesta lo stesso esatto difetto. In sostanza, la cupezza degli occhi di lei riflette la complessità del pregiudizio di Elizabeth, allo stesso tempo quella complessità è ciò che più attrae Darcy.

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    In che modo la Austen raffigura la famiglia e la comunità come responsabili per i suoi membri?

    Sebbene Orgoglio e pregiudizio sia principalmente una storia sull’individualità, la Austen raffigura l’unità familiare come prima responsabile per l’educazione intellettuale e morale dei figli. Il fallimento del signore e della signora Bennet nel provvedere a una corretta educazione per le loro figlie porta alla completa stupidità di Lydia. Elizabeth e Jane riescono a sviluppare virtù e discernimento a dispetto della negligenza dei genitori, sebbene sia degno di nota che abbiano altri modelli, come i Gardiner. Darcy condivide la natura aristocratica del padre e la tendenza all’essere generoso, mentre la figlia di Lady Catherine è troppo spaventata anche solo per parlare. Questo atteggiamento si estende inoltre alla più vasta comunità. Il tempo passato da Lydia a Meryton e a Brighton esterna i suoi peggiori impulsi. Similmente, la comunità attorno a Pemberly rispetta l’altruismo di Darcy e lo segue nel suo essere generoso e affidabile.

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    Sebbene sia indubbiamente un personaggio comico, il signor Collins riflette alcune sgradevoli qualità della sua società.” Spiega questa affermazione.

    Il signor Collins è definito dai suoi discorsi farneticanti eccessivamente formali e dalla sua maleducazione mascherata da falsa cortesia. E ancora, il signor Collins è il riflesso di una società ossessionata dalla classe sociale, un mostro generato da questa singolare pressione. Proviene da una famiglia dai mezzi modesti e probabilmente ha sempre sognato una posizione rispettabile. Quando attira l’attenzione di una benefattrice aristocratica come Lady Catherine, ne vede solo il rango, e ciò lo rende cieco nei confronti dell’atteggiamento duro e altezzoso della donna. Il signor Collins compensa la sua insicurezza facendo finta di essere come Lady Catherine e quelli del suo ceto. In questo modo, Collins e Lady Catherine sono esempi dell’accettazione sociale di classe in assenza di buone maniere e non l’opposto.

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    Spiega perché Jane Austen termina il suo romanzo con una frase sui Gardiner, nonostante siano personaggi secondari in Orgoglio e pregiudizio.

    I Gardiner sono importanti perché sono una coppia della classe media che si comporta in modo ragionevole e virtuoso. La signora Gardiner è un ottimo modello per Elizabeth, sebbene la sua personalità non presenti tratti di unicità. Il marito dimostra di essere fondamentale nel salvataggio di Lydia dalla sua fuga scandalosa. Entrambi riconoscono l’importanza della classe sociale e dell’educazione, ma pongono una maggior enfasi sulla condotta personale. I Gardiner esternalizzano inoltre gli sforzi interiori di Darcy. Quando quest’ultimo li tratta bene a Pemberley e poi più tardi si adopera con il signor Gardiner per salvare Lydia, indica che lui ha assimilato la visione di Elizabeth sulla personalità e la classe. Il romanzo quindi termina con i Gardiner perché si vuole offrire un’immagine finale di Elizabeth e Darcy che hanno raggiunto un equilibrio felice tra classe e comportamento, oltre le barriere dell’orgoglio e del pregiudizio.